al de là…

      1264.mp3

se cérches,
coi töi òci da putàt
sóta le föie de salgàr
postade pian dai bràci de na strìa
gualìve, su ‘l sintér,
fòrsi è restà ‘nca ‘l ségn
dei bèi colori de l’aotùn
empiturà tut de profumi
da nugole che córe
come tèpe rebelìde
che le giùga a scondiléoro
dedré dal dòss dal vènt
e qoànde che le ciùta
le mòla gió dói lagrime
magari besevìde,
par carezàr na rösa
senza spini
‘ngremenìda e sqoàsi pàša
lašàndo che al de là
spavènt a ‘n sgiànz de sol
naséss l’arcobalén

Giuliano

se cerchi, | con i tuoi occhi di bambino | sotto le foglie di salice | appoggiate piano dalle braccia di una strega | uniformi, sul sentiero, | forse è rimsto anche il segno | dei bei colori dell’autunno | tutto colorato di profumi | da nuvole che corrono | come diavoletti irriducibili | che giocano a nascondino | dietro al “dos dal vènt” | e quando fanno capolino | lasciano cadere due lacrime |
magari insipide | per accarezzare una rosa | senza spine | intorpidite e quasi appassita | lasciando che al di là | timido ad un raggio di sole | nasca l’arcobaleno



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2 risposte a “al de là…”

  1. Adesso posso dire, dopo averla ascoltata dalla tua voce, di averla gustata appieno. Bisogna riconoscerti anche il dono della lettura, che, per uno che scive poesia, non è poco.
    La trovo, come già altre tue, oltreché ricca di immagini originali, di una grande scorrevolezza. Che non è soltanto conseguenza del verso corto.
    Guido

    1. Grazie del commento Guido, questo cose fanno piacere, non tanto per la positività dello stesso che ho apprezzato, ma per quella sensazione di capire che qualcuno ti legge…
      E questo, a parer mio, è il più grande complimento.

      Grazie, Diaolin

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