vèci…

      1743.mp3

i sghigògna se no i óngeš
coi sperèi lašadi al vènt
empiantàdi a na telàra
che l’èi stràca dei ninàr

bate l’ùs e i tira ‘n brèghel
sento fòrt l’odor de cà
doi man vèce sgropolóse
sera ‘n vedro e va gió ‘l sol

Giuliano

cigolano se non li ungi
con le finestre abbandonate al vento
aggrappate ad un telaio
che sembra stanco di cullarle

batte l’uscio e qualcuno grida
sento intenso il profumo di casa
due anziane mani, nodose
chiudono il vetro ed il sole tramonta

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9 risposte a “vèci…”

  1. Pacata tristezza che dà pace.
    Una finestra che batte il tempo e una mano del tempo che la ferma.
    Due metafore che hanno e danno senso.
    È bella quella mano stanca che chiude le imposte sul giorno, e bella quella finestra che attempata cigola.
    La vita che va e fa spazio alla nuova….
    Magnifica e tu sei poeta dell’anima delle cose, amico mio.
    È qualità rara e struggente.

  2. Sti vèci i à ‘n estremo bisògn de còcole! ?sti vèci i è come le fòie al vènt, basta en gnènt par sgolar via… ‘Sti vèci i dev’èsser chizneradi, cossì come i matelati… ‘Sti vèci mno’ i è mati!!
    Vèn la sera, va gio ‘l sol… no’ ne par vera ancòi, ma doman devènta vèci anca i fiòi!
    Diaolin.. stavòlta me pàres en Arcangel!

  3. Sfumature intense e delicate
    per raccontare di quei cardini
    che sono nodose mani
    che portano
    i segni della vita….

    Intima, segreta,
    il sottofondo sono
    voci e profumi a scomparsa
    in quel
    grumo di vita
    al tramonto…

    Una tenerezza.
    Anna

  4. Pensa e brinda lassù in montagna a noi veciòti migranti che sorridiamo e gavèn destrani (chissà cosa ho combinato con gli accenti!) leggendo le tue poesie…grazie Giuliano

  5. Al di là del senso più profondo che hai voluto dare, al di là dei sensi che si possono evincere e che altri possono individuare. Al di là del contenuto, sempre valido seppur non nuovo ai tuoi lavori. Al di là di tutto questo, in questo caso io vedo, prima di tutto e sopra a tutto, un dipinto. Uno splendido dipinto, triste e sereno a un tempo, che colpisce prima gli occhi e poi il cuore. In questo caso oserei dire che l’estetica è ancora più grande dell’essenza e colpisce quanto un quadro magnifico o una musica immortale. D’impatto forse per me la più bella. E grande.

  6. Molto bella, stupende le immagini, mai scontate. Nessuna sorpresa, dunque, nella qualità di sempre!

    Lascia un senso di mestizia mista a tenerezza, ma anche un barlume di speranza, nonostante tutto. Questa è davvero Poesia!!

    PoetaMatusèl

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