fotografie…
l’ài scontrà ‘n mèz al mirìn de védro nét
l’ agolìn che ‘l feva tonde sora ‘n arbol
brustolà fòrsi da ‘n tòn crodà li arènt
e pu ‘n su ‘l sgolàva, péš perdù ‘n ‘l azùr
l’a fat come na sfragnòcola l’argàgn
e ‘n busnàr de ào che sgola à ferma ‘l bel
dent scondu de dré da ‘n vedro ‘n na pitura
töta gió par esibirmela geloš
l’è li ancor che ‘l se sdindòna sora ‘l vènt
e ‘l me ride föra come ‘n pör sgalèmbro
tant che ‘n pauper che se crede averghel sò
con en click che ròba ‘n atimo e po’ gnent
Giuliano
l’ho incontrato in mezzo al mirino di vetro pulito
il falco che girava in tondo sopra l’albero
bruciato forse da un tuono caduto vicino
e verso l’alto volava, pesce perduto nell’azzurro
ha fatto come uno schiocco l’attrezzo
ed il ronzio di api che volano ha fermato il bello
nascondendolo dentro, dietro un vetro in un dipinto
eseguito per metterlo in mostra gelosamente
è ancora li che si dondola sul vento
e mi deride come fossi un povero cristo
o come un illuso convinto di averlo catturato
con un click che ruba un attimo e poi niente
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Un attimo e poi niente …
In quell’attimo hai fermato una tua emozione … un tuo stato d’animo…hai soltanto fermato in un’ immagine l’istante del tempo … un batter d’ali sull’alito del vento … che non ha suono e nè colore … ma è s…oltanto vento …!!! Bella …
Ho scritto sul vento una poesia … “Colorsuono” la metterò nelle note tra pochi giorni …
Ti aspetto domenica …ciao!!!
Bella. Forte.
” pu ‘n su ‘l sgolàva, péš perdù ‘n ‘l azùr”
(“..e verso l’alto volava, pesce perduto nell’azzurro..”)
……Torna il tuo falco
che ricordo in altra poesia
che volava alto nel cielo
con quella fiera e bella superbia
che qualche volta hanno
gli “uomini che non si voltano”
nel silenzio.
Quel pensiero di fermare
l’attimo di un volo
….il segreto di un volo..
per l’ incantamento
afferrare, catturare, fermare
tenere per se..in uno scatto
furtivo
come in un click…
Alto deciso elegante.
bello come l’attimo di Faust..
il segreto di un rapimento
di poter trattenere quella bellezza per se..
di farla restare con te..
Per ciò che non si può o non si deve,
o non si sa avere in se o per se.
Per ciò che è bello e
vola alto
e si posa
e poi
si allontana lontano da te.
Libero.
Ti ho sempre detto che tu
mi evochi suoni di poesia
Montale..il suo ermetico rappresentare
la natura il movimento in uno sguardo
che dice altro..perché i poeti
non devono mai spiegarsi..
hanno già detto con suoni e colori
la vita dentro e di fronte.
……
“Bene non seppi, fuori dal prodigio
che schiude la divina Indifferenza
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.”
….
“Il cuore che a ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile”
Montale Ossi di seppia.
Spero non averti creato imbarazzo
se ho misurato il tuo canto
accostandolo
ad alcune atmosfere dell’anima
di questo poeta a me caro..
poeta delle “cose” di dentro…
Grazie Giuliano perché
mi abbracci sempre,
tanto,
con questa tua arte
delle parole che
hanno dentro
il senso della vita.
Un canto un bacio.
“mi piace molto, però , la magia della tua voce che esplora le parole della tua poesia”..( Enzo )
anni fa ad uno dei gloriosi festival di s.arcangelo di Romagna avevo conosciuto sia Tonino Guerra che Testori. vite diverse ma grandi persone e grande genio. ogni tanto ascoltando la tua voce che racconta le parole mi vengono in mente loro…. l’ultima volta che ho visto Tonino Guerra, eravamo seduti ad un bar e con la sua voce calda e lenta mi raccontava di Fellini e dei propri amori nell’allora Unione Sovietica- poi più avanti ci sentiamo perché questo tuo radicamento sul territorio, questo tuo lavoro sulla parola con questo affascinante dialetto arcaico, questo lavoro sulla voce sono assolutamente da esplorare. ciao