Su i làori de ‘l canon

      5768.mp3

E negun conterà slòiche de scondón
qoànche ‘l ultim crèp pù fìss el tonerà
sol le gent zidiose ‘n cristo picà su
le ‘l droperà, capéta, par en s-ciòp

Sarà el la bala tonda che ne copa
chiche carga e chiche sbara i narà driti
par la boca de ‘n canon spudadi för
benedeti da i agnèi en procesion

Cristi e cros, altari bianchi e navesèle
che le ‘mpèsta tuta l’aria de ‘l sò odor
i ne porterà a la guèra a botaciuch
coi putati, ‘l nos futuro, dezipà

Resta sol el tèmp dei òmeni e i cervèi
che no i spèta sol risposte ma i se diss
che no gh’è tòrt da na man e chi reson
ma valgùn che ghe fa còmot l’odio crùo

Stente atènti a qoei che i pensa che la guèra
fusa sol l’unica rota a farghe ‘l giro
ché i ne manderà noialtri a siàrghe làrch
e postar tapédi rossi sul nòss sànch

Giuliano

sulle labbra del cannone

nessuno racconterà più storie di nascosto | quando tuonerà intenso l’ultimo colpo | e le genti arrabbiate useranno un cristo appeso | come proiettile di fucile | Sarà lui la palla tonda che ci uccide | chi caricherà e chi sparerà uscirà dritto | sputato attraverso la bocca di un cannone | benedetto da un  gregge in processione | Cristi e croci, altari bianchi ed incensori | che ammorbano l’aria col loro umore | ci porteranno in una guerra senza senso | con i bimbi, il nostro domani già in cancrena | resta solo tempo di uomini e ragione | che non sia solo risposte ma che dicano | che non c’è torto di là e qui ragione | ma qualcuno a cui conviene l’odio puro | Stiamo attenti a chi ritiene che la guerra | sia l’unica strada per vedere il futuro | ‘ché ci manderanno ad aprire la strada | e appoggiare tappeti rossi sul nostro sangue

P.S.: sì, sono Parigi, sono Beirut, sono il Kenya, sono qualsiasi persona che vive in qualsiasi posto dove la guerra vorrebbe vincere contro l’uomo. Meno religione e più pensiero è il mio diktat.

Un pensiero per chi non c’è più, un abbraccio a chi resta e avrà la forza di non farsi soggiogare dall’idea che l’uomo è il male. L’uomo non è il male, qualcuno può diventarlo ma dobbiamo fare di tutto per impedirlo e per impedire a noi stessi di esserlo.

Viva la Francia, viva la vita

 

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3 risposte a “Su i làori de ‘l canon”

  1. Ciao Diaolin!
    Che dire? Che bella la poesia che consente ad ognuno, nella forma più libera e congeniale, di esprimere la propria idea, il proprio sentimento condensati in pochi versi.
    Come il solito mi piace molto la tua dizione mentre, consentimi, avrei tralasciato “cristi e cros che i ne prterà a la guera”.
    Ma è un semplice punto di vista, del tutto opinabile.
    Quanto al commento “sono Beirut, sono Parigi, ecc., se ne avrai voglia, rispondendo a Monica sul mio sito, ho indirettamente risposto anche a te.

  2. Grazie del commento…

    in ogni caso i “cristi e cros” erano riguardo alla bandiera che si vorrebbe
    portare avanti per giustificare un conflitto.

    Sono certo che l’avresti tralasciato ma, come ben sai, su alcune cose abbiamo
    pareri diversi, come è giusto che sia.

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