la bosìa…

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e vegnerà ‘l moment che i conterà
che è sta tuta na storia sol de archéti
pogiàdi su le pózze, spègi fàlsi,
a ‘ntortolàrse sù le àneme néte
par törghe för i ‘nsògni dal prosàch

e po’ sgolerén bàssi istess che sèmpro
osèi för da cesóni, ‘n pel spavènti,
col sòn del ciciolàr dai nòssi bèchi
scampàdi pù par cul che volontà
engremenìdi lì come marùgoi

spetando che valgùn tórnia sul pulpit
a dirne ‘ndoche nén se sen da bèn

Mìssia le carte, ti che às lìve ‘l màzz
me manca sol na man par véncer mi!

Giuliano

la bugia

verrà il tempo che ci racconteranno | che è stata solo una storia di trappole | appoggiate sulle pozzanghere, falsi specchi, | a raggirare le anime più pure | per toglier logo i sogni nello zaino |  e poi voleremo bassi come sempre | uccelli da cespuglio, intimiditi, | col suono del canticchiare dai nostri becchi |  scappati più per culo che per voglia |  intirizziti come grulli | aspettando che qualcuno torni sul pulpito | per dirci dove andiamo se siamo buoni | mischia le carte, tu che hai in mano il mazzo | mi manca solo una mano per vincere

 

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2 risposte a “la bosìa…”

  1. Bella e spietatamente VERA!! Manca spesso il coraggio di volare più in alto, perché – è ovvio – fra i cespugli ci si sente più al sicuro…

    Complimenti per la qualità costantemente alta delle tue composizioni!

    PoetaMatusèl

  2. Da Facebook:

    Suchert Daniel Di Schuler

    Di locale, nella poesia di Diaolin, c’è solo la lingua; forma e temi, invece, non hanno proprio nulla di nostalgico o comunque folclorico. Nei suoi versi c’è tutta l’amarezza della disillusione di questa nostra epoca ancora senza nome. Solo, nell’uso delle parole degli antichi, una traccia di una possibile via d’uscita. Da qualche parte, lungo la strada, che ci ha portato fin qui, forse una svolta a cui ritornare.

    Andrea Brugnara

    Grazie Giuliano. Apprezzo moltissimo la “versione” italiana perchè ha un ritmo mesto e dolce, scevra delle asprezze dialettali. I merli comunque all’imbrunire quando sentono il tuo passo e fuggono dai cespugli hanno quel “ciò ciò ciò” di infastidito disappunto. Chissà!”

    Enzo Giuseppe Cecchi

    anch’io ritengo che il dialetto non sia aspro. complimenti. ciao ragazzi buona giornata

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