se te recòrdes sol na stròfa
de qoèl cant,
strangóss de amor,
tèighel a ment al siore Dio
con la tò voze de angiol dolcia,
e ‘ncanta tut le stéle
‘ntorn
lassando ‘l brìgol che ‘l se férmia
a ‘mpiturarne ‘l pass soléo
strengiudi fissi a la tò vóze che rembomba
e a qoela lum
che l’è ‘l penser che ès sèmpro chi
‘n de i nòssi canti,
‘n de ‘l nòss cör
con na canzon che la se nina pan pianin
anca la luna
Giuliano
oggi un amico è andato a cantare in Paradiso,
era il solista del Coro” Gh’èra na volta” nel canto “Dimmi che m’ami”
ciao Renato
ancora un canto
se ti ricordi solo una strofa | di quel canto | passione d’amore | ricordalo al Signore | con la tua voce d’angelo dolce | e incanta tutte le stelle | intorno | facendondo che il brulichìo di fermi | a dipingere il nostro passo leggero | stretti attorno alla tua voce che rimbomba | e a quella luce | che è il pensiero che sei sempre qui | nei nostri canti, | nel nostro cuore | con una canzone che si culla piano piano anche la luna
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Bella davvero quella “canzone che si ninna anche la luna”. E belli i versi quando, così chiaramente, vengono dal cuore.
Da Facebook:
Giorgio Cogoli
Molto bella ,intensa,profonda ,tale da diventare un preghiera. Ha tutte le caratteristiche per essere musicata e cantata.Nell’ascoltarla con la tua voce ho chiuso gli occhi ed ho rivisto e risentito tante voci di amici in un cosmico Coro di echi,fusioni ed assoli.
Grazie Giuliano.
Lidia Rinchetti
Grazie giuliano per questa struggente poesia che mai come ora sento dentro il mio cuore. Ho anch’io una persona a mè vicina che presto salirà in paradiso. lui non sa cantare ma è l’uomo più dolce che io conosca. ancora grazie
Daniela Corolaita
E il tuo concerto non conoscerà fine! Bellissima… grazie!
Carla De Muner
Emozionante…!! Il pensiero va a tutte le bellissime voci, della nostra vita, che ci hanno lasciato!!! D’accordo sul pensiero di Giorgio, grazie!!!
Guido Comin
Giuliano, questa volta non mi hai solo commosso, ma mi hai proprio fatto piangere! Ho anche rivissuto quei momenti, qualche anno addietro, nel duomo di Belluno, quando il coro intonò Signore delle Cime per un amico alpinista… Almeno Renato – come allora il nostro Giuliano – è stato sicuramente una di quelle poche persone che lasciano veramente qualcosa in quella loro “bianca scia di un’elica”… Grazie!
Stefano Battocletti
Che brigoi zo par la s-cena… ostia, Diaolin, sas propi tociar le corde pu aute… che dirte, brao! Me prem par el Renato, ancia si no ‘l cognosevi… che ‘ìl pousia ‘n paze!
Sempre Facebook:
Massimo Molinari
davvero MOLTO bella!
Liviana Melchiori
..un inno a tutti i nostri pezzi di cuore che da lassù ci cantano per alleviar le nostre “fatiche “in attesa di ricongiungerci a loro… Grazie diaolo !
Annamaria Nervo
Bellissima …molto struggente…
Lorella De Bon
E sempre sarà, quel canto, nel cuore di chi ha conosciuto l’amico scomparso. Alla vista, solo alla vista. E una poesia che pare, davvero, una preghiera.
Saverio Gelardi
Il ricorrere all’immaginario collettivo che prevede stelle, luce, luna, ma senza l’uso di banali clichè, consente a queste parole di arrivare direttamente al cuore in maniera molto dolce e leggera.
Quanto mai appropriato qui l’uso della lingua originale come illustra quel “tèighel a ment al siore Dio” che ha una immediatezza umana che non c’è nel corrispondente “ricordalo al Signore”.
Il tuo sentire emerge dalle tue parole come una musica.
Fulvia Villi
Un canto interno silenzioso ha accompagnato Renato per un tratto…solo fino dove ci è possibile accompagnare le persone a cui vogliamo bene e che dobbiamo lasciare andare per una strada diversa dalla nostra.E’ bello pensare che molti amici e molte voci ci accompagneranno un giorno in un posto sconosciuto! E’ confortante