en mat…
M’è crodà gió, sinzéra, na làgrema saorìda
‘n tra le fìzze del mè tantalàn che rónca
l’èi sgociàda come ràsa senza pànder remisión
‘ntacolando ‘l ciel revèrs a la nòt dei mè penséri
ès nà via lassando chive qoél strucon che ài ancor ént
mìz, ‘n te ‘l ànima spaventa, ‘mprendù fis al viver mè
ti che ès mat precis de mi
che son chive con na lòra ‘n mez al pèt
sèmpro ‘ntorn co le to’ strìe
a compagnarte nòt de stele sul plafon
ès qoel tòc de mi, putàt, che è scampà vers n’altra slòica
ma te spèto sèmpro chive con el snöl ongiù ogni dì
Cori pian che chi l’è avèrt anca qoanche va gio ‘l sol
Giuliano
Un matto…
mi è caduta, sincera, una lacrima di sale | tra le pieghe del mio rintoccare che erode | gocciolata come resina senza mostrare pentimento | appiccicando un cielo cupo alla notte dei miei pensieri | sei andato via lasciando qui quell’abbraccio che ho ancora dentro | madido, nell’anima impaurita, immerso profondamente nel mio vivere | tu che sei matto come me | che son qui con un gorgo in mezzo al petto | sempre in giro con le tue streghe | ad accompagnare notti di stelle sul soffitto | sei quella parte di me bambino che è sparita in un altro racconto | ma ti aspetterò per sempre con la maniglia oliata ogni giorno | corri piano che qui è aperto anche quando scende la sera
Ciao PoetaMatusèl, amico Guido , mi manchi di già, ma tu sai che qui la porta è sempre aperta. Buona vita
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La poesia è bella e molto sentita, come tutte le tue poesie. Leggendola mi pareva dedicata a un matto di paese, figura come ce n’erano e ce ne sono in ogni paese. Ed allora aveva un’ immagine vaga, indefinita, circondata da un alone di pura poesia.
Poi ho visto che era dedicata a Guido che in qualche modo conosco. Allora l’ho apprezzata un po’ meno. Proprio perché Guido lo vedo con altri occhi e altri sentimenti. Resta comunque una bella poesia.
Grazie Andrea
Bravo Giuliano, molto evocativa: sia nelle immagini, sia nelle scelte linguistiche! Gli arcaismi (ovviamente) presenti, hanno per me un forte effetto suggestivo e sono tutt’altro che gratuiti. Raccolgo il suggerimento: vago a ònzer el snòl
Grazie del commento,
tèilo ont el snöl, anca sol par daverger la porta senza fadiga
L’avevo male interpretata all’inizio, leggendo tra le righe un dolore che andava oltre la lontananza di un amico, una perdita ancora più lacerante. Credo sia il suono delle tue parole che mi incanta e mi trasporta sempre in una dimensione arcana che diventa anche il posto dove si nascondono le mie paure e i miei dolori. Io non smetterò mai di dirti che per me tu sei magico e che ascoltare la tua voce è come un balsamo di cui non mi stanco mai. Tieni oliata la maniglia anche per me…non si sa mai che un giorno non riesca a bussare alla tua porta.
L’avevo male interpretata all’inizio, leggendo tra le righe un dolore che andava oltre la lontananza di un amico, una perdita ancora più lacerante. Credo sia il suono delle tue parole che mi incanta e mi trasporta sempre in una dimensione arcana che diventa anche il posto dove si nascondono le mie paure e i miei dolori. Io non smetterò mai di dirti che per me tu sei magico e che ascoltare la tua voce è come un balsamo di cui non mi stanco mai. Tieni oliata la maniglia anche per me…non si sa mai che un giorno non riesca a bussare alla tua porta.
la maniglia è oliata per tutti quelli che vorranno venire a trovarmi
Grazie del commento amica mia.
Che vergogna!! Sono io l’unico a non aver commentato, qui? (Altrove, lo avevo fatto!)
La poesia l’avevo letta, però poi, fra il trambusto dell’emigrazione e l’assenza di una connessione stabile, mi sono proprio perso…
Questi versi sono la cosa più bella che qualcuno mi abbia mai scritto e uno dei regali più preziosi mai ricevuti nella mia lunga vita, forse solo dopo la nascita dei miei gemelli, Marco e Pierre!
Grazie di nuovo e davvero di cuore, caro e vero Amico Mio e grandissimo Poeta!!!
Guid:o) aka PoetaMatusèl